mercoledì 13 aprile 2005

Beppe Grillo e il diesel


ARTICOLO DI BEPPE GRILLO SULL' ESPRESSO



A CHI HA UN DIESEL E PAGA VOLENTIERI LE VARIE ACCISE... (tra cui vorrei

ricordare quella per la ricostruzione del Belice dopo il terremoto

dell'80 (o giu di lì) e le varie accise per finanziare le guerre. Olio

di colza al posto del gasolio?

La colza danneggia gravemente Siniscalco. Prima di fare questo discorso occorre una piccola premessa.

Quanto sto per dire danneggia gravemente il ministero delle finanze,

inoltre e' considerato "truffa" dallo stato. Se deciderete di mettere

in atto quanto NON vi consiglio affatto di fare, quindi, sarete

perseguibili e io ovviamente NON vi consiglio di farlo. VI spiego

semplicemente e nel dettaglio cosa NON fare.La premessa criminosa e' la

seguente: quando i motori diesel

Vennero ideati, non esisteva ancora il carburante che oggi noi

definiamo "diesel". Non esisteva perche' non esistendo i motori diesel,

nessuno (escluso il buon Diesel) si era mai chiesto con cosa farli camminare.

Quindi, i primi motori diesel furono concepiti avendo come combustibile

degli olii vegetali, come l'olio di semi, l'olio di soia, l'olio di

girasole, l'olio di semi vari, e cosi' via. Si', proprio cosi', quelli

che usate in casa

per friggere. La domanda e': e i motori di oggi? La risposta e' : idem.

La stragrande maggioranza dei motori diesel (credo potreste avere dei

problemi con quelli turbocompressi) e' capace di bruciare uno qualsiasi

degli olii che si usano in cucina, con l'eccezione dell'olio di oliva

(dovreste prima  surriscaldarlo, aspettare che decanti il residuo,

e poi ossidare alcune sostanze facendoci

gorgogliare dell'aria mentre bolle. Far passare dell'ossigeno dentro un

combustibile liquido che bolle non e' mai saggio, quindi non lo fate se

non vi chiamate Enichem di cognome. Perdipiu' il numero di esano e'

alto, quindi il botto lo sentirebbero molto lontano).

Comunque, la notizia che il Resto del Carlino dava oggi e' la seguente.

La gente, a quanto sembra , sta iniziando a scoprire l'olio di colza.

L'olio di colza e' un oliaccio di merda che le industrie usano per

friggere su larga scala, e ha due vantaggi: il primo e' che rovina il

fegato molto lentamente, il secondo e' che costa poco. Costa poco nel

senso che all'ingrosso e nei discount il suo prezzo

oscilla tra i 0.45 e i 0.65 euri/litro. E quindi il Carlino dice che

molta gente, "complice il tam tam su internet" inizia a prendere

d'assalto i discount per comprare questo olio. Dopodiche' lo si ficca

nel motore. Problemi tecnici? L'unico problema tecnico e' che l'olio

vegetale e' leggermente piu' denso degli altri, e quindi potrebbe dare

dei problemi all'accensione. L'ideale sarebbe partire con il diesel

petrolifero, e poi iniziare con l'olio di semi vari, o l'olio di colza.

Questo significa che la cosa migliore da fare e' testare sul vostro

motore quale sia la percentuale massima di olio vegetale che potrete

usare. Prima ne aggiungete il 10% e vedete come va, poi il 20% e vedete

come va, poi il 40% e vedete come va, eccetera. La cosa che dovrete

verificare e' come si comporta in accensione. I

vecchi motori diesel, quelli non common-rail, quelli con le candelette

di preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun problema e ci

potrete cacciare dentro quanto olio vegetale volete. Quelli common rail

invece vanno verificati come dicevo prima,

aggiungendo lentamente percentuali sempre piu' alte di olio vegetale.

Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come la maggior parte,

ad aggirarvi sul 75% - 80%. L'olio di semi, l'olio di colza, possono

costare anche 0.45-0.50 al litro. Il diesel...

Tutto qui, direte voi? No, non e' tutto qui. Perche' lo stato considera

questa cosa una truffa, cioe' un reato. Se voi, cioe', comprate

legalissimamente un litro di olio di colza e anziche' friggerci i

calamari lo infilate nel serbatoio del vostro diesel per lo stato state

compiendo un reato che e' truffa, perche' state evadendo la tassa che

c'e' sui carburanti. Non importa il fatto che l'automobile sia VOSTRA e

anche l' olio sia VOSTRO e quindi ci fate quel che volete. Lo stato

dice che nel momento in cui diventa carburante , qualsiasi cosa debba

pagare delle accise. Quindi nel momento in cui io sbatto, che so, il

resto del carlino nella stufa, sto compiendo

una truffa perche' il resto del carlino NON paga l'accisa sui

carburanti ad uso domestico. Allora, qual e' il problema? Il problema

e' che il carlino vorrebbe dare la notizia, come la voglio dare io,

mentre lo stato (che teme che la gente sappia come truffarlo) non

vorrebbe. E cosi', i giornalisti sono minacciati di denuncia, per

istigazione a delinquere, qualora dicessero che tale operazione sia

possibile, e che tale operazione sia vantaggiosa. Quindi, mi adeguo.

Allora, con questa operazione il diesel lo pagate dai 0.45 ai 0.65 euri

al litro. Siccome il diesel petrolifero , come e' noto, costa MENO di

cosi', allora l'operazione e' svantaggiosa. Allo stesso modo, bruciare

olio di colza inquina zero. Inquina zero perche' siccome il bilancio

chimico di una pianta e' nullo, il CO2 che buttate

nell'atmosfera e' lo stesso che la pianta ha assorbito per crescere, e

il bilancio per il pianeta e' nullo. Le misurazioni poi mostrano come

il tasso di zolfo sia pressoche' nullo, e le polveri sottili siano la

meta' del diesel petrolifero. Siccome inquinare e' BELLO, allora

ovviamente (in ottemperanza alle leggi vigenti) devo dirvi che usare

l'olio di colza e' SBAGLIATO perche' rispetta l'ambiente, cosa che ,

come sappiamo tutti, non e' giusto fare. Come se non bastasse, l'olio

di colza ha un numero di esano leggermente

(il 3%) migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero il vostro

motore non solo durera' di piu', ma avra' una resa migliore e brucera'

meno combustibile. E questo, come ci insegnano le vigenti leggi, e' MALE,

perche' dire il contrario sarebbe istigare alla truffa. La stessa cosa

vale per l'olio di canapa, che e' ancora migliore rispetto ai

precedenti due. Errata corrige: trattandosi di truffa contro lo stato,

e' ancora PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti sappiamo che

inquinare e' BELLO, rende di piu', e non c'e' bisogno che vi elenchi le

insidie del risparmo (pratica immonda e scellerata) e, come se non

bastasse, e' una sonora mazzata nei coglioni a Siniscalco, la persona

in italia le cui gonadi stanno piu' a cuore a tutti noi. Guardatelo: i

suoi occhioni profondi, quello sguardo

languido e sensuale, l'espressione viva e intelligente: come pensate di

dare un dispiacere ad un "piezz'e'core" del genere? Quindi, vi esorto a

NON piegarvi a queste diaboliche pratiche consistenti nel risparmiare

(vade retro, satana!) soldi mettendo (coprite gli occhi

alle vostre figlie) olio di colza nel serbatoio della vostra automobile

diesel (che Siniscalco mi perdoni, l'ho detto!), risparmiando per di

piu' di inquinare il pianeta (che come sappiamo invece necessita di

dosi crescenti di inquinamento. La colza danneggia gravemente

Siniscalco. Aut min conc. Fate finta che ci sia anche un bell

rettangolo color nero "annuncio funerario" attorno, come nelle

sigarette.

Come mai dico questo? Dico questo non perche' sia una novita', ma

perche' e' una di quelle notizie che non si dovrebbero far circolare, e

che sui giornali non trovano spazio. Motivo evidente: contate il numero

di pubblicita' di aziende che fanno carburanti, e il numero di

pubblicita' di aziende che fanno olio vegetale, e scoprirete il

perche'. Siccome in USA c'e' un dibattito sul potere dei blog, mi

piacerebbe fare un test: vedere quanto si diffonde una notizia (sebbene

gia' nota a molti) in barba alla censura industriale che vige sui

giornali, e che usa il ricatto "non faccio piu' pubblicita' sul tuo

giornale se non dici cosa voglio io". Quindi, se vi va, e avete un

blog, replicate o linkate questo articolo, o dite le stesse cose con

parole vostre. Non so perche', ma a me Siniscalco

non fa tanto sesso. In generale, comunque, oltre all'olio di colza e a

quello di canapa che sono gli ideali, vanno bene anche l'olio di semi

di girasole, quello di semi vari, quello di mais. L'unica discriminante

e' il costo al litro, il che  esclude l'olio di oliva, oltre ai

problemi legati alla densita'.

3 commenti:

  1. Grazie della vignetta, almeno mi ha fatto sorridere in questi tristi giorni. Il tipo con la pancia sembra il mio capo che finge di essere afflitto quando ci dice che non ha i soldi per pagarci lo stipendio.

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  2. Tranquillo...

    La voce sta circolando...

    Come è giusto che sia...

    Grande Beppe!

    E grazie Billy!

    Buona giornata =D

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  3. ehm..w l'olio di colza!e w la pioggia nelle giornate di studio

    besitos Mary*__*

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